Audible Captions: Amazon fa infuriare gli Editori

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Per coloro che non la conoscessero, Audible è un’azienda di proprietà di Amazon che produce e vende audio-libri, programmi radio e riviste in formato digitale. In pochissimi anni è diventato il più grande produttore al mondo di audio-libri scaricabili. Tutti i loro prodotti sono accessibili tramite l’apposita applicazione.

Audible, ha recentemente presentato una nuova funzionalità a cui sta lavorando: Audible Captions.

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Questa nuova funzionalità utilizza il machine learning per trascrivere a schermo un audio-libro di pari passo con la lettura del narratore.

Le perplessità degli Editori

Sebbene Audible sostenga che questa funzionalità abbia scopo puramente educativo, molti editori pare stiano chiedendo che le loro pubblicazioni siano escluse. La motivazione cardine di tale richiesta pare essere “la sfacciata violazione del diritto di autore”.

Da un punto di vista puramente pratico, questa nuova funzionalità sembra del tutto speculare all’utilizzo dei sottotitoli nelle serie TV o nei programmi in generale. Differentemente la pensano gli editori, preoccupati dal possibile calo nelle vendite di e-book e libri visto che gli audio-libro comprenderebbero, gratuitamente, il testo integrale.

Audible risponde a queste perplessità dicendo che:

“Piccole quantità di testo generato dalla macchina vengono visualizzate progressivamente, poche righe alla volta, mentre l’audio è in riproduzione e gli ascoltatori non possono leggere al loro ritmo o sfogliare le pagine come in un libro stampato o in un e-Book”

Un esempio di quanto affermano è possibile vederlo in questo video:

Al momento, Audible non ha rilasciato alcuna lista dei libri interessati ma parla genericamente di “titoli che potranno essere trascritti con tasso di confidenza sufficientemente elevato”.

In ogni caso, il rilascio di Audible Captions è previsto per gli inizi di settembre, in concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico.

Le dichiarazioni di alcune voci autorevoli

Penguin Random House, una delle cinque maggiori case editrici al mondo, ha dichiarato che:

“Abbiamo contattato Audible per esprimere le nostre forti preoccupazioni sul copyright con il loro programma di sottotitoli recentemente annunciato, che non è autorizzato dalle nostre condizioni commerciali”

La richiesta è quindi l’esclusione incondizionata dei suoi titoli dalla “funzione didascalie”.

Altri editori hanno fatto eco alle parole di Penguin Random House, sottolineando che il tutto sia una “sfacciata violazione del diritto d’autore e dei diritti degli editori”.

DongWon Song, agente della Howard Morhaim Literary Agency, ritiene che ci siano due questioni in gioco determinate dal fatto che Audible si comporta come editore e come venditore al dettaglio:

“Se Audible produce un libro come sub-licenza da un editore, allora hanno solo diritti sull’audio, oppure hanno il diritto di creare e vendere una registrazione audio del testo, e questi sono i soli i diritti di cui dispongono: non hanno diritti sulla riproduzione di testo, hanno solo il diritto di distribuire un’edizione audio.”

“Come rivenditore, hanno ancora meno diritti. Non hanno diritto su ciò che è nel testo, quindi se è di terze parti possono solo realizzare l’ edizione audio, e come piattaforma di vendita, può solo vendere ciò che realizza.”

Song conclude ribadendo, in maniera netta, quanto ripetuto da tutti gli editori:

“[…] Quello che producono non è un estratto, e non si tratta neanche di una discussione sull’uso corretto, la verità è che sta prendendo tutto il testo, riproducendolo sul tuo telefono o sul tuo dispositivo. Punto”

Un caso già visto?

Questa non è la prima volta che Amazon è sotto tiro da parte gli editori. Nel 2009, la società ha ritirato una funzione sul Kindle che permetteva ai lettori di ascoltare un libro con un narratore generato dalla macchina. The Authors Guild ha sostenuto che la funzione ha privato gli autori dei loro diritti audio e Amazon lo ha disabilitato.

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